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L’addominoplastica migliora la qualità di vita, il disagio psicologico e i sintomi da disturbo del comportamento alimentare: risultati di uno studio prospettico

Scritto da  Dott. Domenico Centofanti

 

L’addominoplastica migliora la qualità di vita, il disagio psicologico e i sintomi da disturbo del comportamento alimentare: risultati di uno studio prospettico

Abdominoplasty improves quality of life, psychological distress, and eating disorder symptoms: a prospective study

Saariniemi KM, Salmi AM, Peltoniemi HH, Helle MH, Charpentier P, Kuokkanen HO. Plast Surg Int. 2014; 2014:197232.

 

Le evidenze scientifiche a sostegno di un effetto benefico della addominoplastica estetica sulla qualità di vita sono generalmente considerate scarse. Un gruppo di chirurgi estetici finlandesi, in collaborazione con un centro dedicato ai disturbi alimentari, ha tentato di colmare questa lacuna conducendo uno studio clinico prospettico che ha valutato gli effetti della addominoplastica sui disturbi del comportamento alimentare, sul disagio psicologico e sulla qualità di vita utilizzando questionari convalidati e ampiamente utilizzati nella pratica clinica.

Lo studio ha arruolato, in modo consecutivo, 64 donne che si sono sottoposte a un intervento convenzionale di addominoplastica estetica (non bariatrica) presso la Plastic Surgery Clinic KL di Helsinki. Alle pazienti è stato chiesto di completare, prima dell’intervento (basale) e nel corso delle visite di follow-up, i seguenti questionari: l’Eating Disorder Inventory (EDI)1 che valuta la presenza di disturbi del comportamento alimentare; la versione finlandese del Beck Depression Inventory (RBDI)2 che valuta la gravità dei sintomi depressivi; e il 15D3, un questionario finlandese di valutazione della qualità di vita correlata alla salute. Al basale sono stati raccolti anche i dati demografici delle pazienti e, nel corso del follow-up, sono state registrate le eventuali complicanze dell’intervento.

Le pazienti avevano un’età media di 42 anni e un indice di massa corporea medio pari a 26.4. Il 28% delle pazienti presentava comorbidità. Tutte le pazienti sono state visitate almeno una volta dopo l’intervento. La maggioranza (53/64, 83%) ha completato tutti i questionari ed è stata seguita per una durata media di 5 mesi. L’analisi del questionario EDI ha mostrato un miglioramento statisticamente significativo, dal basale al follow-up, nei punteggi delle sottoscale “spinta verso la magrezza” e “scontentezza per il corpo”. Sono migliorati anche i punteggi relativi a “bulimia” e “inadeguatezza”. Inoltre, al basale 7 delle 53 donne incluse nell’analisi (13%) avevano un punteggio EDI complessivo superiore al valore soglia che definisce il disturbo alimentare come clinicamente rilevante. Tale percentuale è calata significativamente nel follow-up e solo una paziente ha mantenuto un punteggio indicativo di disturbo clinicamente rilevante (2% della popolazione, p = 0.016). Dopo l’intervento, sono migliorati in modo significativo anche i punteggi relativi alla depressione e all’autostima (RBDI). Per quanto riguarda la valutazione della qualità di vita correlata alla salute, il punteggio complessivo del questionario 15D è migliorato significativamente (p = 0.004) dal basale al follow-up; dopo l’intervento, inoltre, è migliorata anche la dimensione “attività sessuale” (p = 0.045). Lo studio ha inoltre confrontato i dati sulla qualità di vita delle pazienti con i dati della popolazione generale di età simile, rivelando che al basale le donne dello studio avevano una qualità di vita significativamente peggiore della popolazione generale nella dimensione “sonno” (p < 0.05). Dopo l’intervento, la differenza tra i due gruppi non era più statisticamente significativa. Nelle dimensioni “malessere e sintomi”, “depressione”, “sofferenza” e “vitalità” i valori delle donne dello studio sono risultati superiori a quelli della popolazione generale.

In conclusione, questo studio suggerisce che l’addominoplastica estetica può migliorare la qualità di vita, la soddisfazione per il proprio corpo, il senso di adeguatezza, la vita sessuale, l’autostima e la salute mentale. Lo studio, inoltre, mostra per la prima volta che l’addominoplastica si associa anche a una diminuzione della bulimia e del desiderio di magrezza e, quindi, a una riduzione del rischio di sviluppare disturbi del comportamento alimentare. Un limite importante del presente studio è costituito dalla breve durata del follow-up (5 mesi). La validità dei risultati dovrà quindi essere confermata in studi con periodi di osservazione più lunghi.

 

Bibliografia

  1. Garner DM, Olmstead MP, Polivy J. Development and validation of a multidimensional eating disorder inventory for anorexia nervosa and bulimia. Int J Eat Disord. 1983; 2(2):15-34.
  2. Raitasalo R. Mood Questionnaire. Finnish Modification of the Short Form of the Beck Depression Inventory Measuring Depression Symptoms and Self-Esteem (in Finnish with English summary), vol. 86 of Studies in Social Security and Health, The Social Insurance Institution, Helsinki, Finland, 2007.
  3. Sintonen H. The 15D instrument of health-related quality of life: properties and applications. Ann Med. 2001; 33(5):328-336.

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