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IL RUOLO DEL MEDICO ESTETICO IN ONCOLOGIA

Non è raro considerare l’interesse per l’estetica e per la cura del proprio aspetto fisico come un atteggiamento superficiale da distinguere nettamente da quelli ritenuti, dal comune sentire, “profondi”. Prendersi cura del proprio corpo – quando non diventa una ossessione – significa interessarsi del proprio benessere in maniera olistica, nella direzione di un approccio globale alla salute.

Si tratta di un modello di pensiero ben noto all’interno del reparto di oncologia di molti ospedali: la prassi comune prevede, infatti, di offrire ai pazienti servizi di medicina estetica per supportarli e aiutarli a contrastare gli effetti delle terapie oncologiche. Non solo un approccio complessivo alla malattia ma anche alla salute e al benessere

Quanti percepiscono cosa significa affrontare una mastectomia o per qualsiasi persona perdere d’improvviso tutti i capelli, le ciglia, assistere ad un ingiallimento della propria pelle? Trascinarsi una gamba gonfia in seguito ad asportazione dei linfonodi? Avere difficoltà nel muovere un braccio reso pesante dopo un intervento?

Il malato, a volte, si vergogna di dire che la chemio o la radio gli rendono la pelle cosi secca da far aprire le piaghe; che quelle piaghe sul corpo lo costringono a stare in casa. Segni che rendono la patologia neoplastica ancora più dura da sopportare

Seppur è bene non accanirsi, è giusto sapere che ogni individuo convive in maniera diversa con i cambiamenti estetici che la malattia porta in sé.

Nata negli Stati Uniti oltre vent’anni fa e dal 2004 presente anche Italia, con un ambulatorio pubblico presso l’ospedale San Giovanni Calibita – Isola tiberina – Roma, la Medicina Estetica-Oncologica crea e coltiva l’obiettivo di contenere gli effetti collaterali delle terapie oncologiche.

Compito del Medico Estetico è quello della cura degli esiti di tutte le terapie oncologiche: IMMUNOTERAPIA, CHEMIOTERAPIA, RADIOTERAPIA, TERAPIA BIOLOGICA, EDEMI POST-CHIRURGICI.

Molte terapie estetiche possono essere applicate ai pazienti oncologici. Ad esempio possono sottoporsi a peelings cutanei schiarenti per diminuire il giallore indotto dalla chemioterapia cosi come molto utile è, inoltre, la biostimolazione del cuoio capelluto per accelerare la ricrescita dei capelli che si perdono nel corso delle sedute chemioterapiche. Sedute di biostimolazione della cute con materiali specifici che favoriscono la cicatrizzazione delle ferite a loro volta causate dalla terapia biologica o dalla radioterapia. La mesoterapia, associata ai massaggi drenanti, è un utile rimedio per ridurre gli edemi post chirurgici agli arti.

 

Dott. Luca M. Apollini

Socio SIME Calabria

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